Quando VIVI energia, il principale fornitore energetico italiano con sede a Milano, ha pubblicato la sua guida, ha confermato che il cambio avverrà nella notte del 25‑26 ottobre 2025. L'ora legale finirà alle 3:00 CEST e le lancette torneranno indietro di un'ora, passando a 2:00 CET. Perché? Perché la normativa europea impone l'ultimo domenica di ottobre, e quest'anno cade il 26.
Il contesto europeo e normativo
L'intera Unione Europea si è accordata sulla Direttiva 2000/84/CE, che stabilisce il calendario bisannuale del cambio d'orario. Le regole sono state messe a punto per ottimizzare l'uso della luce diurna, ma già dal 2019 il Parlamento europeo ha votato per una possibile abolizione delle modifiche stagionali. Fino a nuova disposizione, però, il meccanismo rimane in vigore.
Il Ministero dello Sviluppo Economico italiano garantisce l'applicazione del decreto legislativo D.Lgs. 6/2000, che recepisce la direttiva a livello nazionale. Nessuna comunicazione di eccezioni è stata rilasciata finora.
Date chiave per il 2025
Il passaggio dall'ora legale all'ora solare avverrà nella notte fra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, alle 3 del mattino, come riportato da Iconameteo.it di Firenze. L'operazione avrà luogo simultaneamente in tutti i 27 Stati membri, alle 1 AM UTC (2 AM CET).
- 26 ottobre 2025 – fine ora legale, inizio ora solare.
- 29 marzo 2026 – ritorno all'ora legale, avanzamento alle 3 CEST.
Un anno prima, il 30 marzo 2025, si è verificato l'innalzamento da 2 CET a 3 CEST, data confermata da Nuovenergie Spa di Torino.
Come influisce sulla vita quotidiana
Per la media cittadina significa un'ora in più di sonno, ma anche tramonti più precoci. A Roma, il sole tramonta intorno alle 18:30 CET il 27 ottobre, rispetto alle 19:52 CEST due giorni prima – quasi 82 minuti di differenza, secondo i calcoli astronomici di Iconameteo.it.
«Il ritorno all'ora solare garantirà un'ora in più di riposo», ha dichiarato Luca Bianchi, responsabile comunicazione di VIVI energia. «Pensiamo soprattutto ai pendolari, che beneficeranno di più luce al mattino.»
Le ferrovie e le compagnie aeree aggiornano gli orari automaticamente, ma gli orologi meccanici richiedono ancora la manuale regolazione. Gli smartphone, i tablet e gli smartwatch si sincronizzano via rete, un dettaglio sottolineato dal dipartimento tecnico di VIVI energia.
Impatto energetico e dibattito
Le origini del cambio d'orario risalgono alla Prima Guerra Mondiale, quando si cercava di risparmiare carbone. Oggi gli studi mostrano risultati contrastanti: alcuni analisti energetici citati da Nuovenergie Spa affermano una riduzione del consumo elettrico inferiore all'1 %, mentre altri rilevano impatti più significativi nei settori industriali.
Il dibattito è acceso anche tra i consumatori: secondo un sondaggio del 2023 condotto da IlMeteo.it a livello nazionale, il 57 % degli intervistati preferirebbe l'eliminazione del cambio d'orario, citando il disagio nei ritmi biologici.
Nel frattempo, l'Unione Europea continua a valutare la proposta di abolizione, ma senza una data di attuazione. Il 2018 ha visto partecipare più di 4,6 milioni di cittadini a una consultazione pubblica, senza però produrre un consenso definitivo.
Prospettive future e possibili cambiamenti
Se entro il 2027 l'UE approverà la fine delle modifiche stagionali, l'Italia dovrà scegliere tra mantenere permanentemente l'ora solare o l'ora legale. Le imprese energetiche, tra cui VIVI energia e Nuovenergie Spa, hanno già avviato scenari di simulazione per valutare gli effetti su fatturazione, rete e investimenti.
Nel frattempo, gli esperti raccomandano di preparare la popolazione: informare sui rischi di incidenti stradali nei primi giorni dopo il cambio e promuovere la corretta regolazione degli orologi meccanici.
Riepilogo dei fatti principali
- Il cambiamento avverrà il 26 ottobre 2025 alle 3 CEST → 2 CET.
- La durata dell'ora solare sarà di 6 mesi e 29 giorni, fino al 29 marzo 2026.
- Il provvedimento è obbligatorio per tutti i 60,3 milioni di italiani.
- Le autorità europee stanno studiando l'abolizione del cambio d'orario, ma per ora la normativa resta valida.
- Il risparmio energetico medio stimato è inferiore all'1 %.
Domande frequenti
Perché l'Italia cambia l'ora il 26 ottobre 2025?
La legge EU 2000/84/CE stabilisce che il passaggio all'ora solare avvenga l'ultima domenica di ottobre. Nel 2025 quell'ultimo domenica è il 26, perciò anche l'Italia segue lo stesso calendario.
Chi è responsabile dell'applicazione del cambio d'orario in Italia?
Il Ministero dello Sviluppo Economico attua il decreto legislativo D.Lgs. 6/2000, che recepisce la direttiva europea sul cambio d'orario.
Come influisce il cambio d'orario sui consumatori?
Gli orologi digitali si aggiornano automaticamente; gli orologi meccanici vanno regolati manualmente. I pendolari guadagnano luce al mattino, ma le serate saranno più buie, con tramonti anticipati di circa 80 minuti a Roma.
Il cambio d'orario porta realmente a risparmio energetico?
Gli studi più recenti mostrano un risparmio inferiore all'1 % sul consumo totale di energia elettrica, un valore che alcuni esperti considerano trascurabile rispetto ai costi di adattamento.
L'Unione Europea potrebbe abolire il cambio d'orario?
Sì. Dopo la votazione del Parlamento del 2019, la Commissione sta esaminando una proposta di eliminazione, ma finché non verrà approvata, tutti gli Stati, Italia compresa, dovranno rispettare le date stabilite.
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