Mkhitaryan fuori per 2‑4 settimane: l'Inter perde il centrocampo
Di Michele Sartoretti ott 26, 2025 0 Commenti

Quando Mkhitaryan, centrocampista dell'Inter Milan è stato colpito da un infortunio al flessore della coscia sinistra, la notizia ha subito fatto il giro dei media sportivi.

È avvenuto sabato 25 ottobre 2025, al 30° minuto del match Napoli‑Inter, al Stadio Diego Armando Maradona di Napoli. L’armeno, ancora in sella alla maglia numero 22, ha cercato di fermare l’attacco del capitano partenopeo Giovanni Di Lorenzo. Il contrasto ha provocato un dolore acuto nella parte posteriore della coscia sinistra, costringendolo a crollare per terra e ad abbandonare il campo al 32° minuto, sostituito da Piotr Zieliński.

L’arbitro Paolo Valerio Mariani ha assegnato un calcio di rigore al Napoli dopo una revisione VAR di 15 secondi. Il collegamento tra l’infortunio e il rigore è stato subito confermato dal fisioterapista dell’Inter Matteo Piangerelli e dal medico di squadra Dr. Pietro Spano, che hanno valutato la gravità della lesione sul posto.

Che cosa è successo sul prato di Napoli?

Secondo il bollettino medico ufficiale dell’Inter pubblicato alle 21:15 CEST sul sito fcinter1908.it, Mkhitaryan ha subito un problema ai flessori della coscia sinistra da approfondire nei prossimi giorni. Il giornalista armeno Vahe Hakobyan di Sportaran.com ha precisato che il danno riguarda i muscoli posteriori della coscia, probabilmente una strappo di grado 1 o 2.

Nel frattempo, il quotidiano torinese Tuttosport, con la penna di Matteo Pifferi, ha sottolineato il timore che l’armeno possa restare fuori “dopo la sosta” (cioè l’interruzione internazionale del 10‑19 novembre).

Impatto tattico sull’Inter

Prima dell’infortunio, Mkhitaryan aveva segnato una rete e fornito tre assist in otto partite di Serie A, con un tasso di passaggi riusciti del 91,3 %. Il milanese, arrivato da Roma nel luglio 2022, è il terzo giocatore più pagato della rosa, con uno stipendio annuo di €4,2 milioni, secondo i bilanci pubblicati a giugno 2025. Sotto la guida del tecnico Simone Inzaghi, l’uomo era anche vice‑capitano dietro Lautaro Martínez.

La perdita di un centrocampista con quell’esperienza crea un vuoto tattico. Inzaghi ha già indicato due soluzioni: spostare il giovane turco Hakan Çalhanoğlu più in profondità o accelerare il ritorno del veterano cileno Charles Aránguiz, che sta curando un infortunio al polpaccio.

Cosa dicono i medici e le stime di recupero

Il 26 ottobre, alle 10:00 CEST, il team medico dell’Inter ha programmato una risonanza magnetica al Humanitas Medical Center di Milano. Il dottor Spano, capo del reparto medico dall’estate 2020, ha spiegato che, secondo i protocolli della UEFA Medical Committee, un danno di grado 1 richiederebbe circa 10 giorni di stop, mentre un grado 2 potrebbe arrivare a 28 giorni.

Il traumatologo sportivo Umberto Toschi, della Humanitas University, ha avvertito che gli infortuni ai flessori hanno un rischio di recidiva del 30 % se i protocolli di ritorno in campo non sono rispettati rigorosamente. “Con un atleta di 36 anni come Mkhitaryan, il minimo è 14 giorni, ma non si può forzare il ritorno prima di aver confermato la guarigione a pieno regime”, ha detto in un’intervista a Sosfanta.com.

Le prossime partite senza Mkhitaryan

Se l’esito delle indagini confermerà un grado 2, il centrocampista perderà tre impegni cruciali: la sfida sportiva contro la Fiorentina (10 novembre, Stadio Giuseppe Meazza), il derby contro l’Hellas Verona (4 novembre, Stadio Marc'Antonio Bentegodi) e il prossimo impegno di Champions League (gruppo F, data ancora da confermare).

Il presidente dell’Inter, Steven Zhang, ha ribadito in conferenza stampa alle 23:55 CEST: “Procedure di massima cautela, la salute del giocatore è la priorità assoluta, non c’è spazio per scelte affrettate”.

Contesto storico e precedenti infortuni

Non è la prima volta che Mkhitaryan soffre di problemi al flessore. A marzo 2024, durante la vittoria 2‑0 contro il Monza, aveva subito una stiratura che lo tenne fuori per 22 giorni. Dopo quella riabilitazione, era tornato in campo l’4 aprile contro il Bologna, dimostrando una buona capacità di recupero.

Il caso rimane però delicato: gli infortuni muscolari nella fascia di età dei 30‑anni più avanzati hanno tassi di recidiva più alti, per la riduzione della elasticità dei tessuti. Per questo, l’Inter sta già lavorando con il reparto fisioterapico per personalizzare un programma di rinforzo specifico.

Domande frequenti

Quanto durerà l'assenza di Mkhitaryan?

Le prime stime parlano di 10‑28 giorni, a seconda del grado della lesione rilevato dalla risonanza magnetica. Se si tratta di un danno di grado 1, potrebbe tornare entro due settimane; un grado 2 potrebbe spostare il suo ritorno al post‑interruzione internazionale di novembre.

Chi può sostituire l'armeno in centrocampo?

L'Inter sta valutando Hakan Çalhanoğlu in un ruolo più arretrato e, a lungo termine, il ritorno di Charles Aránguiz. Anche Piotr Zieliński è stato inserito come prima opzione subito dopo l'infortunio.

L'infortunio influisce sulla strategia di Inzaghi per la Champions League?

Sì. Senza la capacità di creare gioco in zona centrale, Inzaghi dovrà affidarsi di più a un modulo più compatto e a contropiedi, riducendo la capacità di gestire il possesso contro squadre di alto livello.

Quali sono i rischi di una ricaduta?

Secondo il dottor Toschi, gli infortuni muscolari nei flessori hanno una recidiva del 30 % se il ritorno al campo è troppo precoce. Una riabilitazione completa, con esercizi di forza ed elasticità, è fondamentale per contenere il rischio.

Come reagiscono i tifosi interisti?

I social hanno subito inondato la pagina ufficiale dell’Inter di messaggi di auguri e preoccupazione. Molti ricordano l’importanza di Mkhitaryan nella costruzione del gioco e chiedono al club di non affrettare il suo ritorno.

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